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martedì 28 settembre 2010

LA TERRACOTTA

Un po' di storia
La lavorazione della terracotta è una delle arti più antiche del Salento. La sua produzione inizia nel terzo millennio A.C.

Delle fabbriche si ha notizia nei documenti fino dal 1500. Erano piccole botteghe a conduzione familiare situate nell'abitato e producevano conche da bucato e da frantoio, vasellame da cucina, scaldini, tubazioni per lo scarico dell'acqua, balconate e poi nicchie votive, stemmi, statue di cani, aquile, leoni a guardia di cancelli e balaustre.

La manifattura antica ha prodotto un numero considerevole di vasi di tutte le forme e dimensioni in base all’ uso che si doveva fare. La più famosa che si usava all’epoca è il "cucco", una piccola brocca con solo un braccio che serviva per versare l'acqua. La "pignata" invece serviva e tutt’ ora viene utilizzata per cuocere legumi o verdure e sono dei piccoli contenitori con due manici.
Con il passere del tempo le fabbriche si sono trasferite dove più favorevole è l'accesso, più ampio lo spazio per collocare i macchinari, lavorare quantità maggiori, imballarlo ed immagazzinarlo.

Composizione e Lavorazione
La materia prima è l'argilla, era ed è tutt'ora abbondante e di buona qualità
Uno degli aspetti che caratterizzava la lavorazione tradizionale della terracotta era la sua elasticità che permetteva la creazione di forme varie come : cassette da fiori finemente decorate, vasi a tronco di cono, dadi con il motivo centrale della rosa, pigne e mascheroni.




La terra stagionata dalle cave veniva trasportata dove,ogni spazio era una possibile bottega. Nel paese quasi tutti sapevano lavorare l'argilla, la tecnica di fare la terracotta si respirava da piccoli con l'aria.
Di specializzato c'era solo il forno. Bastava mettersi d'accordo con il proprietario per il turno dell'infornata. Le botteghe ed i locali in cui c'era anche il forno erano in tutto cinque o sei. Gli strumenti di lavoro erano le mani e un pezzo di stecca sagomata per lisciare.
La terracotta è rimasto l'elemento predominante per la lavorazione.
Uno degli aspetti che caratterizzava la lavorazione tradizionale della terracotta era la sua plasticità che permetteva la creazione di forme varie. Altro elemento è stata una vivace creatività artigiana che ha ideato forme diverse: orci ornamentali da classici motivi rinascimentali.

Nei secoli passati i manufatti venivano firmati a fresco con un chiodo, con il nome del mastro o della bottega e con la data di fabbricazione.
Diffusa un po’ in tutta la provincia di Lecce,la produzione della terracotta,oggi ha la sua massima diffusione di Lecce, San Pietro in Lama, Cutrofiano, Ruffano .
Accanto ai recipienti e oggetti di uso domestico nati nel periodo messapico, col passar dei secoli la produzione di Terrecotte del Salento si è arricchita di tanti altri piccoli prodotti e giochi come fischietti. Campanelle e personaggi, i così detti “pupi” per i presepi.

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